Il paese e il lago
[versi su Guardialfiera]
Dalla sommità, il paese veglia,
una collina che tutto abbraccia,
un tempo solitario, muto e severo,
oggi fissa il lago, che luccica e abbaglia.
Due decenni son passati,
da quando lo scrittore del sacramento ha scritto,
e quel che un tempo s'era promesso,
oggi è tradito, nel silenzio dell'acqua che scorre.
Il paese, vestito di pietra antica,
guarda il traffico che serpeggia,
un fiume di vita tra terra e acqua,
dove l'odierna strada sfida la sua quiete.
Le case, dimore di un tempo lontano,
si stringono sotto il castello ormai svanito,
e il campanile, una volta fiero,
ora si erge come un ricordo affievolito.
Ma ogni tanto, con l'estate che secca,
l'antico ponte di Annibale riemerge,
svelando la sua ombra nel fiume silenzioso,
testimone di un passato che il lago ha sepolto.
E così, il paese, che un tempo osservava solo
il lento mutare della campagna che dormiva,
ora sorride al riflesso dell'acqua,
scorgendo anche nel traffico la propria nuova vita.
versi scritti il 6 giugno 2025
by MoliseHorizon
G.R.
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