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sabato 7 giugno 2025

⚽ Questa nazionale è un disastro totale

Dopo la sconfitta per 3-0 contro la Norvegia l'incubo di un'ennesima mancata qualificazione ai mondiali è dietro l'angolo

immagine della disperazione dei giocatori della nazionale di Calcio italiana durante la partita per la qualificazione ai mondiali (persa 3-0) con la Norvegia
disperazione della Nazionale durante la partita con la Norvegia | https://sport.quotidiano.net/calcio

 

In Italia, quando si parla di nazionale, si intende quasi esclusivamente la nazionale di calcio, e raramente si fa riferimento ad altre rappresentative sportive.
Sono pochi i momenti in cui questo termine viene usato per indicare altre squadre azzurre.

Forse, negli ultimi anni, questa consuetudine – quasi un assioma culturale – sta cominciando a venire meno.
Le ragioni sono diverse, ma una delle principali è che il calcio italiano fatica sempre più a imporsi con la propria nazionale.

Nella storia gloriosa (perché tale è) della nazionale italiana, prima del 2018 soltanto una volta l’Italia non si qualificò ai Mondiali: nella Coppa Rimet del 1958, disputata in Svezia.
La mancata partecipazione del 1930, invece, non fa quasi testo, trattandosi della prima edizione in assoluto del torneo, alla quale molte nazioni europee non presero parte.

Poi sono arrivati i fallimenti del 2018 e del 2022, due mancate qualificazioni consecutive ai Mondiali, che hanno fatto precipitare la nazionale italiana in una delle crisi più profonde della sua storia.
Nel 2018 con Ventura, nel 2022 con Mancini – che però, l’anno precedente, aveva conquistato l’Europeo.
Un trionfo che oggi appare più come una parentesi fortunata che come un capitolo consolidato nella storia del calcio azzurro.

Dopo la pesante sconfitta per 3-0, la qualificazione al prossimo Mondiale è seriamente in bilico.
L’Italia, infatti, dovrebbe concludere al primo posto nel girone per qualificarsi direttamente – un’impresa difficile al momento,
considerando che la Norvegia è in testa con 3 vittorie su 3.

 

i numeri nel dettaglio del girone di qualificazione ai mondiali 2026 dell'Italia
 

Ovviamente mancano ancora molte partite, visto che in ogni girone si giocano sia l’andata che il ritorno.
Ma la pesante umiliazione subita, senza nemmeno vedere un tiro in porta per 90 minuti, non fa presagire nulla di buono.

Già, perché l’unico tiro in porta è arrivato al 92’, con Lucca.
Numeri che farebbero rabbrividire qualsiasi allenatore.
Non è un caso che si parli già dei possibili sostituti di Spalletti.
I nomi più gettonati sono Mancini, Pioli e Ranieri... scelte che hanno una certa logica e credibilità:
Mancini ha regalato all’Italia l’ultimo trofeo (ed è attualmente svincolato),
Ranieri ha condotto la Roma a un finale di stagione straordinario,
mentre su Pioli ci sono voci contrastanti:
alcuni sostengono che sia ancora saldamente sulla panchina della squadra araba che sta allenando.

Altri dicono che si aspetterà la partita con la Moldavia per decidere il da farsi.
Io, invece, penso che non ci sia più niente da aspettare:
questa nazionale è priva di veri campioni e serve un allenatore capace
di saper incastrare al meglio i "pezzi" a disposizione.

Ricordo che già la conferma di Spalletti dopo l’umiliazione agli Europei 2024
fu una sorpresa per il 90% degli italiani.
E viene da chiedersi: quanto tempo dovremo aspettare ancora prima di vedere un cambio di panchina?

Ovviamente, non mancano nemmeno le polemiche contro la dirigenza FIGC,
in particolare contro Gravina, considerato il principale responsabile
della conferma di Spalletti sia dopo Euro 2024 che in queste ore.

Intanto, sto guardando il Roland Garros…
e menomale che c’è Sinner,
perché altrimenti questa Italia sarebbe un disastro in più di uno sport.

 

logo dei prossimi mondiali di calcio

La Coppa del mondo FIFA 2026 (in inglese FIFA World Cup 2026, in spagnolo Copa mundial de la FIFA 2026, in francese Coupe du monde de football 2026) sarà la ventitreesima edizione del campionato mondiale di calcio (la quattordicesima sotto la denominazione di "Coppa del mondo FIFA"). Si svolgerà in tre nazioni: Canada, Messico e Stati Uniti d'America.

La Coppa del mondo FIFA 2026 vedrà per la prima volta l'espansione del numero di partecipanti da 32 a 48. Sarà divisa in una fase a gironi, con dodici gruppi da quattro squadre ciascuno, e in una fase ad eliminazione diretta, con le prime e le seconde classificate di ogni gruppo più le migliori otto terze che si incontreranno nei sedicesimi di finale, per un totale di 104 partite. Il campionato mondiale inizierà ufficialmente l'11 giugno con la partita inaugurale che verrà giocata allo Stadio Azteca di Città del Messico, e si concluderà con la finale che verrà disputata il 19 luglio al MetLife Stadium di New York.

Sarà la seconda volta, dopo l'edizione del 2002 svoltasi in Corea del Sud e Giappone, che il torneo verrà ospitato da più di un Paese. Contando le edizioni del 1970 e del 1986, il Messico diventerà il primo Paese a ospitare il campionato mondiale per la terza volta. Per gli Stati Uniti sarà la seconda volta (dopo il 1994), mentre per il Canada la prima. 

martedì 27 maggio 2025

📺 🏎️ Una F1 monotona e ripetitiva a Montecarlo

 

la ferrari mentre affronta la curva del porto alla fine del tunnel di Montecarlo

Fino alla fine degli anni 90 / l'inizio degli anni 2000 Montecarlo era visto come un circuito magico per la Formula 1, in cui la velocità delle monoposto si mescolava alle scenografiche e lente vie del principato. Oggi questo circuito conserva ancora il suo fascino ma soltanto per l'aspetto scenografico della spettacolarità urbanistica e non per quella sportiva. I sorpassi sono ormai impossibili a Montecarlo e così anche per altri circuiti cittadini. Le monoposto di oggi sono enormemente più lunghe di quelle del passato (anni '90 primi anni 2000).
Nonostante la Fia abbia introdotto la regola dei 2 pit stop obbligatori per animare una gara a dir poco monotona, si è assistito soltanto a qualche movimento nelle posizioni secondarie. Alla fine ha vinto Norris dopo una gara dominata quasi in tutti i giri, ad eccezione della partenza dove ha rischiato di farsi sorpassare da Leclerc e negli ultimi giri dove Norris è rimasto imbottigliato dietro Verstappen che ha voluto fare il pitstop esattamente ad un 1 giro dalla fine del granpremio. La mazzata finale però è arrivata proprio all'ultimo giro quando Verstappen si è fermato ai box e ha consetito a Norris di correre con strada sgombra... In un solo e ultimo giro è stato in grado di stabilire il giro veloce dimostrando la netta superiorità della McLaren, impossibile da colmare persino dalla bravura casalinga del pilota monegasco. Nelle retrovie la Racing Bull e la Williams sono le uniche squadre che sono riuscite a sfruttare l'obbligatorietà dei pitstop, sfruttando il cosidetto undercut. Disastro invece per la Mercedes che ha inspiegabilmente fatto fermare ai box entrambi i piloti soltanto agli ultimi giri di gara.


La regola dei due pitstop 

Non ricordo mai che la Federazione abbia imposto una qualche particolare regola del pit stop ad hoc su un circuito. Evidentemente la FIA si sarà resa conto, sopratutto con la vittoria dell'anno scorso di Leclerc, che bastava fare un giro eccezionale in qualifica per vincere il granpremio perchè i sorpassi sono impossibili. E sebbene si siano visti molti movimenti e sorpassi nelle retrovie, nelle prime 5 posizioni le auto sono arrivate con le stesse identiche posizioni di partenza, dimostrando che alla fin fine si è creato solo un gran coas nelle retrovie senza sconbussolare in alcun modo le carte nelle posizioni che contano.

 

La forza di Leclerc

Leclerc ha dimistrato che a casa sua guida talmente magnificamente da sopperire al divario che al momento c'è tra la Ferrari e l'astronave McLaren. Il secondo posto è già un buon traguardo ma se Leclerc avesse conquistato la pole nel sabato è probabile che avrebbe vinto come l'anno precedente (2024) visto che in questo circuito è quasi impossibile sorpassare, persino con un auto molto più veloce. Inoltre sono già molte le volte che Leclerc arriva davanti ad Hamilton, dimostrando che il pilota monegaasco riesce a portare al limite (quasi estremo) la monosposto. Ovviamente il pilota


Mondiale quasi scritto

E' brutto dirlo già dopo 8 gare, cioè dopo 1/3 dell'intero mondiale (24 gran premi) ma è molto improbabile che Max Verstappen possa lottare per il mondiale contro entrambi i piloti McLaren. La Ferrari non la considero neanche perchè il distacco è ormai già abissale e servirebbe un miracolo da una parte e un disastro apocalittico dall'altra per vedere una Ferrari vincere il titolo iridato. Se non altro si può sperare di vedere un mondiale più avvincente in cui la rossa riesce quanto meno a salire sul podio, cosa che per adesso è capitata soltanto due volte, entrambe con Leclerc ma senza la vittoria.

 

Il prossimo gran premio: a Bercellona gli alettoni non potranno più vibrare

La Fia già da molte settimane ha avvisato i team che dal gran premio di Barcellona, che si terrà il 1° giugno, non si potrà più mantenere sulla propria autovettua un particolare tipo di alettone (sia anteriore che posteriore) che si flette con l'aumentare della velocità, emulando almeno in parte il vantaggio dell'ala mobile. In realtà già l'hanno scorso la Fia aveva vietato da un certo punto in poi gli alettoni poco flessibili, ma quest'anno i parametri sono molto più stringenti e si presume che la tolleranza di flessibilità sia talmente bassa che l'alettone dovrà rimanere evidentemente quasi del tutto rigido

 

Il prossimo anno: le nuove monoposto 

Probabilmente a molti può sembrare inutile pensare al prossimo anno ed invece questo anno sarà fondamentale gettare le basi per uno stravolgimento delle regole. La FIA ogni 3-5 anni definisci le linee guida a cui devono attenersi tutte le scuderie. Per cui l'anno prossimo sarà l'inizio del nuovo ciclo in cui le scuderie dovranno adattarsi a numerosissime nuove regole. Sarà una re-start che resetterà quasi del tutto tutti i pogressi e i progetti fatti dalle scuderie negli ultimi anni. Le monoposto saranno leggermente più corte e questo consentirà un maggiore spazio per i sorpassi, sopratutto in quei circuiti dove è difficile trovare lo spazio per sorpassare. Oltre alla dimensione dell'auto cambieranno numerosissime altre cose, come per esempio il fatto che anche l'ala antetiore potrà muoversi (come quella posteriore) contribuendo anche questo in un maggiore capacità nel sorpasso.


Citofonare ad Elkann

John Elkann, presidente della Fiat e quindi anche della Ferrari è la persona che in sostanza sborsa i soldi. Quest'anno ho già sentito criticare parecchio il presidente, nonchè erede della famiglia Angelli. Le critiche si concentrano sopratutto sulla mancata competività della monoposto, aggravato dal fatto che dopo un anno in cui si è combattuto fino all'ultima gara per il mondiale costruttori, adesso si vede marciare più indietro di quanto non si fosse prima: cosa ispiegabile. Ormai a Maranello è più di un decennio che non si vede l'ombra, non solo di una vittoria del mondiale, ma anche di una vettura che possa essere competitiva a pieno ritmo.