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sabato 29 marzo 2025

📰 I dazi di Trump spaventano anche il Molise

articolo estratto dal quotidiano da PrimoPianoMolise sul consigliere regionale Gravina che è preoccupato dai dazi imposti dal presidente USA Trump
un articolo estratto dal quotidiano online del 28/03/2025 di PrimoPianoMolise.it


Non ho mai visto un terremoto politico cosi devastante dall'insediamento di un presidente degli Stati Uniti. Infatti da quando è stato eletto vincitore Donald Trump c'è stato un vero e proprio tsunami di riforme, molte delle quali in direzione contraria a quelle del suo predecessore Biden.

Tra queste riforme imposte da Trump c'è ovviamente quella dei dazi, che per mesi hanno riempito le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo.
In sostanza l'idea di Trump è imporre delle tasse su tutti i prodotti importati dai paesi esteri in modo da poter favorire le aziende locali e quindi l'economia statunitense. Questo però penalizza tutte le aziende che esportano nel paese a stelle-strisce perché la tassa del dazio la devono recuperare con l'aumento del prodotto, con conseguente penalizzazione nel prezzo tra la concorrenza delle vendite. 

Quello che però molti non sanno è che i dazi imposti da Trump o (in generale) da qualsiasi altro paese all'interno del proprio territorio è che implicano inflazione e quindi di conseguenza anche una riduzione del PIL proprio all'interno del paese stesso.
Come riporta infatti il sito pagellapolitica.it, nella precedenza presidenza di Trump i dazi hanno portato una riduzione del prodotto interno lordo di circa lo 0.2%.

Ma se i dazi imposti dal paese esecutore dell'imposta si ripercuotono in maniera negativa (dal punto di vista economico) sul paese stesso, che senso ha questa misura?
Come spiega sempre il sito pagellapolitica.it, il vero intento di Trump non è quello di risollevare l'economia americana, ma fare una vera e propria sorta di guerra economica inducendo paesi come la Cina a ridurre il loro imperialismo costruito nell'esportazioni dei loro prodotti.
Non è un caso che la posizione dominante del paese orientale si è consolidata soprattutto per sfrenata politica di esportazioni dei loro prodotti, spesso a prezzi stracciati che tagliavano la concorrenza a qualsiasi altro competitor.

Ovviamente, dopo aver precisato che i dazi si ripercuotono sugli stessi stati che li hanno emanati, bisogna concentrarsi sul principale danno economico che avranno le aziende esportatrici nel paese americano.
Anche in Molise è arrivata l'allarmismo e, come precisa il sito primopianomolise.it, il consigliere regionale Roberto Gravina si è messo in azione presentando una mozione insieme agli esponenti del suo partito..
In Molise le esportazioni si concentrano prevalentemente sui prodotti alimentari dove il vino Tintilia ha fatto registrare addirittura una crescita del 17,6% nel 2023. Mentre il comparto chimico ha subito una riduzione del 9,7% proprio a causa di alcune restrizioni economiche degli USA.

Aldilà dei dati economici e delle spiegazioni tecnicamente economiche, quello che traspare dal mio punto di vista è che purtroppo le assidue appartenenze-alleanze politiche transatlantiche, si ripercuotono in maniera negativa anche in nel territorio locale. Cosi come la Meloni resta molto "ubbidiente" anche alle bacchettate di Trump, cosi anche i partiti di destra rimangono molto indifferenti ai pericoli delle politiche de derivano dalla destra di Washington. Cosicché nel consiglio regionale, presieduto dalla destra... il Movimento Cinque Stelle è l'unico che alza la voce per prevenire dei declini economici.


linkografia

https://pagellapolitica.it/articoli/conseguenze-dazi-trump

https://www.ilpost.it/2025/02/01/dazi-come-funzionano/